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ESCLUSIVA - Stefano Utzeri: "Bologna, morale ok. Col Monza occhio a..."

di Roberto Sabatino

TuttoMonza.it ha intervistato in esclusiva il giornalista Stefano Francesco Utzeri della redazione di "1000 Cuori Rossoblù", portale dedicato al Bologna. Il tema ovviamente l'imminente sfida di domenica pomeriggio allo "U-Power Stadium".

Ciao Stefano. Come arriva moralmente il Bologna a Monza, dopo il debutto Champions?
"Il debutto in Champions League, al di là del risultato, ha lasciato buone sensazioni. Certo, i rossoblù vogliono e hanno avuto l'occasione di sbloccare il tabellino vittorie stagionali e di nuovo non sono riusciti a farlo. Però c'è un dato importante, a fasi alterne stanno cominciando a lavorare bene, a funzionare tutti i reparti e i vari meccanismi. Ora è necessario mettere tutto assieme. Il morale è buono, ma c'è sempre l'ombra di non riuscire ad essere la squadra dell'anno scorso".

Rispetto a Como, pensi che Italiano adotterà nuove disposizioni tattiche?
"L'unica modifica, rispetto a Como, potrebbe essere Fabbian al posto di Pobega. 4-3-3 o 4-2-3-1 nell'interpretazione di Italiano si somigliano. Se devo dire la mia, a prescindere dal Bologna, penso che il mister debba fare un passo avanti. La Fiorentina e il Bologna propongono sempre lo stesso tipo di gara tecnicamente e tatticamente. Il suo Bologna avrebbe bisogno di una variabile impazzita".

Castro e Iling-Junior, il nuovo che avanza: pronti per la titolarità in campionato?
"Mi aspetto sicuramente Castro titolare, ne ha giocate 4 su 5 stagionali dal primo minuto. A Como si è sbloccato e con lo Shakhtar ha fatto bene, pur non riuscendo a segnare. Per quanto riguarda Iling-Junior potrebbe giocare titolare per via delle rotazioni. Ndoye mercoledì ha giocato 90, reduce da un infortunio e Orsolini le sta giocando tutte. Quindi attenzione perché è un jolly che può giocare sia a destra che a sinistra".

Che insidie potrà comportare secondo te, la trasferta di Monza?
"Ho visto la gara del Monza contro l'Inter. Nesta ha strategicamente preparato bene la gara, inserendo i palleggiatori e Dany Mota al momento giusto. E nel finale, grazie anche alle sponde di Djuric, ha sfruttato bene la profondità e questo, per via del baricentro alto del Bologna, potrebbe rivelarsi una grande insidia".

Come procede il post Thiago Motta? Il lavoro di Italiano finora dove si è visto?
"La squadra è cambiata tanto, anche perché l'addio di Calafiori e Zirkzee ha inevitabilmente cambiato certe dinamiche. Il lavoro di Italiano si vede, perché lo sviluppo del gioco è molto più incentrato sulla superiorità numerica sulle fasce, che sulla creazione di spazi tramite i movimenti senza palla. Ripeto, i vari reparti per ora funzionano a fasi alterne: un giorno tocca all'attacco, un altro alla difesa, un altro ancora al centrocampo. Ora serve mettere tutto assieme".

Un altra gara senza successo in Brianza, potrebbe rimettere tutto in discussione a Bologna?
"Non credo, Italiano è un'idea nata da lontano e portata a compimento subito all'inizio dell'estate. Prima di un ribaltone così precoce, Sartori e Saputo ci penseranno bene".