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TM LIVE - Eligio Galeone: "Con Berlusconi finita un’epoca. Difficile trovare attaccanti italiani"

di Roberto Sabatino

Nella puntata di TuttoMonza LIVE, anche l’intervento del giornalista Eligio Galeone de “Il Cittadino Monza Brianza” per parlare dei biancorossi.

Questo il suo pensiero su cosa servirebbe alla nuova squadra: “L’anno scorso è mancato un attaccante da doppia cifra, secondo me se ci fosse stato il Monza avrebbe fatto ancora meglio del piazzamento finale ottenuto. Tra i nomi che circolano in queste settimane c’è quello di Andrea Pinamonti, un giocatore che potrebbe far comodo ai biancorossi. È anche vero che in Italia giocano pochissimi centravanti nostrani, basta vedere le rose della Serie A: ad esempio l’Atalanta schiera Hojlund e Zapata, il Bologna ha Arnautovic, per non parlare delle big del campionato. Adesso rientrerà Lucca dall’esperienza con l’Ajax, dovrebbe firmare con l’Udinese: ma continuiamo a dare poca fiducia ai giovani”.

Monza che lavora tanto sulla difesa, con due grandi investimenti: “Il ritorno di Izzo è un grande colpo, l’anno scorso ha fatto una stagione meravigliosa a Monza e la sua conferma darà stabilità al reparto difensivo di mister Palladino. L’arrivo di Cittadini è molto importante, perché è un giocatore abituato sia alla difesa a quattro, che alla tre: permetterà duttilità la dietro. Ed è un giovane davvero molto interessante”.

Non solo acquisti, perché ci sono giocatori richiesti: “Carlos Augusto ha attirato diverse big, c’è l’Inter ma anche la Fiorentina lo ha messo nel mirino. Parliamo di un giocatore importante, cresciuto molto negli anni: aveva iniziato con una posizione più arretrata con Giovanni Stroppa, poi Palladino lo ha avanzato. Dispiacerebbe perdere questo giocatore, ma a livello personale il giocatore giustamente meriterebbe un top club e il Monza potrebbe monetizzare introiti freschi da reinvestire”.

Infine il pensiero di Eligio Galeone sul nuovo calcio che avanza: “La scomparsa del presidente Silvio Berlusconi secondo me ha segnato la fine di una grande epoca, ovvero quella dei proprietari italiani legati alle proprie squadre: penso alla famiglia Agnelli con la Juventus, Moratti all’Inter, Sensi alla Roma, Cragnotti alla Lazio, Tanzi a Parma. Berlusconi è stato importantissimo per il Milan, e ha fatto anche la storia del Monza. Adesso questi tipi di presidenti, nel calcio moderno, non ci sono più”.

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