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Frattesi: "Ho sempre voluto arrivare in Serie A. Il Monza? Ce l'ho nel cuore"

di Stefano Pontoni

Dopo l'esplosione con la maglia del Monza, Davide Frattesi si sta imponendo anche in Serie A. Assai positiva la sua prima stagione da titolare a Sassuolo. Il centrocampista ripercorrere le tappe della sua crescita ai microfoni di Tuttosport: "Fin da piccolo ho sempre detto e ripetuto a tutti che sarei voluto arrivare in alto. Quando ero in Serie B per me era uno stimolo, mi dicevo 'devo arrivare in Serie A'. E’ così anche ora e così sarà sempre nella mia carriera: voglio cercare di arrivare sempre più in alto. La prima stagione a Ascoli, a 18 anni, è stata forse la più importante, anche se a Empoli e Monza ho fatto meglio a livello di numeri. Ascoli però è una piazza molto calorosa e ci sono stati periodi in cui non siamo andati benissimo e si sentiva la pressione: però in una carriera serve vivere certi momenti, prima ci passi e prima cresci».

Monza? Ho avuto modo di vedere un altro tipo di gestione. A Monza tu hai tutto, ogni tipo di comfort e un’organizzazione che poche squadre in Serie A hanno. Loro ti danno tutto e non ti tolgono niente, non vai in ritiro se le cose non vanno bene, ma se a fine stagione hai deluso le aspettative è difficile che tu possa essere riconfermato. E’ una gestione che condivido, perché alla fine devono contare i risultati sul campo. Poi c’è l’aspetto umano: ogni volta che parla il dottor Galliani bisogna tenere le antenne drizzate, perché ogni parola è storia. Siamo rimasti in contatto e lo sento spesso, commentiamo a caldo ogni partita perché le vedo tutte: ho il Monza nel cuore, dai magazzinieri a tutto lo staff dell’anno scorso, e non aver centrato la promozione è il mio più grande rimpianto. Speriamo e non dico nient’altro per scaramanzia.

Frattesi di oggi è più forte? Sicuramente tatticamente. Ma non ci voleva tanto, come ci diciamo col mister. Sicuramente lui mi ha aiutato a sviluppare questa caratteristica, che non è la mia più spiccata. Per diventare un giocatore completo però c’è bisogno di tutto, dall’inserimento alla fase difensiva e da parte sua ho ricevuto un aiuto grande in questo senso. Sì, dovendo individuare un aspetto in cui sono cresciuto direi sicuramente quello tattico".


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