Mercato agli antipodi ma situazione simile: Como e Monza, nessuna differenza
Un'estate diametralmente opposta, praticamente agli antipodi quella di Como e Monza: i lariani, tornati in Serie A dopo ventuno anni di assenza, capaci di regalare ai propri tifosi dei super colpi di mercato, rispetto ai biancorossi che hanno badato al bilancio.
Un po' come avvenne nel 2022, quando Adriano Galliani ebbe il placet di Silvio Berlusconi per costruire una super squadra da oltre 40 milioni di euro ingaggiando Cragno, Pablo Marí, Pessina, Rovella e Petagna su tutti. Lo stesso ha fatto il direttore Ludi, con l'ok della famiglia Hartono, portando a Como calciatori come Reina, Audero, Sergi Roberto, Mazzitelli, Dossena, Nico Paz e Belotti con un deficit in uscita da 49 milioni.
Enorme divario col Monza che, nell'ultima sessione di luglio-agosto, ha incassato parecchio (+ 21,75 milioni) rispetto alle spese ("solo" tre milioni di euro). Ma alla fine, tutto ciò ha fatto la differenza? A guardare l'attuale classifica diremmo di no: il Como è terzultimo con 10 punti, solo una lunghezza sopra il Monza. Ed entrambe non vincono da diverso tempo.
Sabato pomeriggio al "Sinigaglia" sarà tutto azzerato da chi scenderà in campo con più fame, rispetto alle leggi di bilancio ed i giudizi su carta.