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Milan Djuric: le statistiche del signore del gioco aereo

di Filippo Pelucchi

La rivista di Ultimouomo ha dedicato un lungo pezzo sulle qualità aeree di Milan Djuric. Vediamo alcune statistiche dell'attaccante anche rispetto alla stagione scorsa con la maglia del Verona. 

Contro l’Inter, Djuric ha fatto sua quasi ogni palla che si alzava da terra, vincendo 15 dei 20 duelli aerei ingaggiati (75%, secondo Whoscored). Prima della sosta, contro la Fiorentina ne ha vinti 11 su 15 (73%). Il che significa che Milan Djuric qualche duello aereo lo perde anche. Certo, se de Vrij, con uno sforzo supremo riesce a spostarlo e a difendere la propria posizione, calcolando esattamente il punto in cui pallone sta per atterrare, calcolando anche il movimento all’indietro, inarcando la schiena, con cui Djuric riesce ad arrivare su quelli più lunghi, allora sì, magari il duello aereo lo vince lui. Ma nessuno, né de Vrij né nessun altro giocatore in Europa, ha la naturalezza di Djuric nel giocare di testa.

Scrive così Emanuele Atturo in un pezzo dedicato proprio all'attaccante di origini bosniache: “C’è sempre qualcosa di potente e controintuitivo in un calciatore che gioca meglio con la testa che con i piedi. Qualcosa persino di contro-culturale, in un’epoca in cui l’efficientismo tattico e statistico ha dimostrato l’inutilità di giocare col pallone per aria”.

Ovviamente Djuric è il re assoluto e incontrastabile delle “spizzate” di quei colpi di testa con cui prolunga la traiettoria della palla dietro di sé, per un compagno che ovviamente, allenandosi ogni giorno con lui, sa benissimo cosa sta per succedere quando vede la palla volare nella loro direzione.

Per ora, con meno di duecento minuti giocati da inizio stagione, Milan Djuric è già il giocatore con più duelli aerei vinti in media (11.80) secondo Statsbomb, battuto solo sul totale da Yerri Mina. Lo scorso anno, nel periodo al Verona, ne vinceva sempre più di tutti (10.43) e tra i giocatori con almeno mille minuti ha preso anche il secondo posto di questa classifica nel periodo a Monza (7.03).

Chissà come giocherebbe una squadra interamente costruita sull’abilità aerea di Djuric, una squadra che lo consideri come la sua stella. Djuric è sempre il piano B, la scialuppa di salvataggio su cui fa salire una squadra quando tutto il resto non funziona. È come una medicina, come una stampella a cui si appoggiano le squadre che zoppicano, l’idea è che se si potesse fare a meno di giocatori come lui sarebbe comunque meglio.


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