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Palladino: "La società non ha mai parlato di me come di un allenatore ad interim. Ecco cosa mi ha detto Bielsa"

di Stefano Pontoni

Raffaele Palladino, ai microfoni del Corriere dello Sport, ha fatto un bilancio sulla sua esperienza al Monza: "Siamo un gruppo forte e coeso, domenica abbiamo visto la finale dei Mondiali qui a Monzello tutti insieme. Trovare determinate alchimie è importante. I numeri dicono che siamo la squadra di Serie A che ha fatto ruotare più giocatori: anche questo è un valore indicativo. Nonostante avessi appena preso il suo posto in panchina, Stroppa mi ha contattato subito ed è stato molto gentile: “Spacca tutto, in bocca al lupo”, ha detto. All’inizio, le persone che avevo attorno mi hanno trasmesso un po’ di ansia e titubanza. Ho riflettuto sul fatto che si potesse andare oltre le difficoltà, io sono così: intrigato dalle grandi sfide, non mi spaventa nulla. La società non ha mai parlato di me come di un allenatore ad interim, ma ho avuto piena libertà. Galliani e Berlusconi hanno fatto una scelta coraggiosa e visionaria. Del resto, le loro sono state spesso intuizioni singolari e vincenti. Adesso col Monza la strada è tracciata, perché siamo venuti fuori da molte complicazioni e da una situazione delicata​​​​​​".

Sul suo incontro con Bielsa a Coverciano invece: "Bielsa mi ha preso da parte, una volta saputo che tra i ragazzi del corso c’era un allenatore di Serie A. Molti spunti li ho tratti da lui, nel mio lavoro quotidiano. Bielsa parla sempre di “gambeta” , il dribbling: ecco, quella è l’essenza del calcio".


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