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Vignato si racconta: "Il Brasile è parte di me, questo Monza sta crescendo"

di Roberto Sabatino

Intervistato dal giornalista Diego Marturano sulle pagine de "Il Cittadino", Samuele Vignato ha parlato delle sue emozioni dopo il primo gol in Serie A realizzato settimana scorsa contro la Salernitana.

"Era uno dei miei sogni segnare in Serie A, sono contentissimo di esserci riuscito subito. È anche grande merito del club, perché mi sta facendo crescere senza fretta, in modo graduale, com’è giusto che sia. Chi mi ha fatto i complimenti? I compagni, la mia famiglia, il dottor Galliani. Mio fratello Emanuel c’era a Reggio Emilia e avrebbe voluto esserci anche domenica ma aveva una partita, è sempre il primo a scrivermi. Avevo il cellulare pieno di messaggi. Anche Carlos Augusto. E io sono contento per lui per la convocazione con il Brasile".

Brasile che ha un legame molto forte e particolare con la famiglia Vignato: "Mia madre è di Uruburetama e lì c’è un campetto in cemento che chiamano “la piastra”. Ci ho passato tante estati con mio fratello a giocare con i ragazzi del posto, tutti con una tecnica assurda. Non facevamo altro tutto il giorno. Piedi scalzi e pallone. Vado spesso in Brasile, è parte di me. Infatti il mio idolo è Ronaldinho: porto l’80 per lui, la maglia che aveva al Milan. Magari un giorno verrà a vederci all’U-Power Stadium, con Galliani tutto è possibile. Mi ha raccontato tante storie su di lui, un grandissimo campione".

Infine Vignato sulla stagione del Monza: "All’inizio dovevamo ritrovare forma e gioco e il calendario non ci ha aiutato con Inter e Atalanta subito fuori casa. Però stiamo bene fisicamente e l’intesa con i nuovi compagni migliora ogni giorno. Sono arrivati giocatori importanti che hanno rinforzato la rosa, gente abituata alla Serie A".


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