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Berlusconi, Palladino e … Cragno: i pensieri di Michele Di Gregorio

di Roberto Sabatino

Sempre dall'intervista odierna su "Tuttosport", Michele Di Gregorio ha parlato così del compianto Silvio Berlusconi.

"Emozionante incontrarlo di persona, trasmetteva la sua ambizione a tutti. Non è cambiato nulla (dopo la sua morte, ndr): Galliani dice che il presidente avrebbe voluto continuare a combattere, credere, vincere. Se siamo in un contesto così è grazie al presidente: ora a Monza si tifa Monza, non siamo più la seconda scelta". 

Anche Galliani ha ovviamente i suoi meriti: "Il secondo anno di B perdiamo a Perugia quando bastava vincere per salire. Ti aspetti rabbia e nervosismo, lui ci dice che mercoledì andiamo a cena, che faremo i playoff e saliremo in Serie A. Era convinto ed ha aiutato. È molto presente con noi". 

Sorpreso per la promozione di Palladino? "Ci veniva a vedere quando allenava la Primavera, mostrava voglia di imparare e carisma. Non abbiamo trovato un sergente ma uno che voleva darci mano in una situazione difficile. Avevamo un punto". 

L'anno scorso in competizione con l'ex azzurro Cragno: "Quando lo hanno preso umanamente mi ha reso. Ho pensato che non mi sarei dato per vinto. Mi sono allenato forte e sono stato il titolare. Ale (Cragno, ndr) mi piaceva come portiere, l'ho apprezzato anche umanamente quando è arrivato. C'è stata una competizione rispettosa".


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