La passione culinaria di Caldirola: "La cucina tedesca per un atleta non è il massimo"
Una vecchia intervista su "Gambero Rosso" del 2017, a cura del nostro collaboratore Alessandro Morganti, viene rispolverata essendo stata sottoposta al biancorosso Luca Caldirola, che ai tempi della chiacchierata giocava in Bundesliga col Werder Brema.
Ve la riproponiamo sotto, per scoprire un lato diverso del totema della difesa del Monza.
Come hai cominciato ad appassionarti al calcio?
"Vengo da una famiglia dove il Calcio è la passione più grande. Mio padre è stato portiere in categorie inferiori, e anche mio fratello era portiere, ottenendo anche una presenza in panchina con il Meda nella vecchia Serie C2, quindi non potevo non percorrere questa strada".
Quante ore ti alleni al giorno?
"Al giorno ci alleniamo più o meno per 2 ore, e per due giorni alla settimana che sono il martedì e il mercoledì ci alleniamo mattino e pomeriggio".
Per diventare un campione serve un'alimentazione sana e controllata. Tu cosa fai?
"Penso che per diventare un campione ci voglia un insieme di cose e una gran parte, secondo me, è data dall'alimentazione. È importante aiutare il proprio corpo ad essere al 100% e l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale".
Come ti trovi con la cucina tedesca?
"La cucina tedesca è una cucina molto buona ma molto grassa. Carne e salse di vario tipo sono all'ordine del giorno, pane e burro non manca mai prima di iniziare un pranzo, si bevono molte bevande gassate. Quindi diciamo che se sei sportivo devi cercare di stare attento".
Che tipo di alimentazione ricorri prima di una partita?
"Prima di una partita si pranza all'incirca 3 ore prima della gara. Negli ultimi 4 anni sto molto attento all'alimentazione , e cerco di trovare il giusto equilibrio che poi in campo non mi faccia essere pesante ma neanche affamato. Per questo prima di una partita non può mancare un bel piatto di pasta (io preferisco Gluten Free oppure di farro) e poi della bella frutta. Nelle 3 ore precedenti alla gare cerco sempre di mantenere il mio corpo idratato bevendo molta acqua".
Ogni tanto ti concedi uno sfizio alimentare?
"Certo, mangiare è una delle cose più belle. Quando esco a cena con mia moglie o con amici mi piace mangiare bene, e se il menù offre qualcosa di stuzzicante, in tal caso mi concedo un bello sfizio".
Qual'è il tuo piatto preferito?
"Non ho un piatto preferito, sicuramente preferisco i primi piatti ai secondi, pasta e riso sono i cibi che più mi piacciono".
Un piatto che ti ricorda l'infanzia?
"Un piatto che cucinava spesso mia nonna quando ero piccolo era quella che noi in dialetto chiamiamo Minestra d'Erburin, ovvero riso e prezzemolo. Lo mangiavo sempre".
Un consiglio ai giovani per diventare un calciatore professionista?
"Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è quello di credere sempre in quello che si fa, questo in tutti gli ambiti, vietato dire non ce la faccio. Focalizzarsi sull'obbiettivo da raggiungere e SOGNARE , perchè tutto ció che puoi sognare lo puoi fare".