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Leonardo ammette: “Il mio più grande allenatore? È stato Adriano Galliani”

di Roberto Sabatino

All'interno di una lunga intervista esclusiva rilasciata a Globoesporte, il brasiliano Leonardo (ex calciatore di PSG e Milan, nonché dirigente in rossonero e pure all'Inter) ha parlato del rapporto speciale avuto a Milano con Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza.

"Quando stavo pensando di smettere come calciatore, mi ha detto di iniziare a partecipare ai suoi incontri, di occuparmi anche del marketing. Il tutto mentre ancora giocavo, nella mia testa a 32 anni avrei smesso. Per sei anni, dal 2003 al 2009, poi sono rimasto al suo fianco: per me è stato come andare all'università, osservavo quanto accadeva nel club ad ogni livello ma sempre rimanendo in disparte. Andavo a scuola da una persona (Galliani, ndr) che ha una visione a 360 gradi su tutto. Del calcio sa tutto, è stato il più grande allenatore per me".

La nascita del ruolo di allenatore: "Dopo sei anni Galliani mi chiese di diventare allenatore della prima squadra del Milan, ma non volli: non mi vedo in quel ruolo. Era un anno difficile, ma alla fine super positivo".

L'addio al Milan per i contrasti col presidente Silvio Berlusconi: "Io ho lasciato il Milan proprio per via di quel disaccordo, penso però fosse anche un momento difficile per lui. Era anche Presidente del Consiglio, accadevano tante cose... Alla fine me ne sono andato perché ero nel club da 13 anni e ci sono cicli che finiscono. Parliamo comunque di una persona che ha rivoluzionato il Milan e il calcio e che come imprenditore ha fatto di tutto. Una storia incredibile, la sua".