Massaro: “ Galliani mio papà calcistico, Monza ha le carte per la scalata”
Massaro a 360 gradi in un’intervista concessa al collega Franco Ordine ai microfoni de ‘Il Giornale’. Queste le sue parole alla vigilia dell’incontro amichevole tra Milan e Monza, rispolverando il passato con parole al miele per Galliani e l’augurio di pronta guarigione a Silvio Berlusconi:” Io sono stato invitato al natale del Monza calcio nel dicembre del 2019. Durante la cena, nei rispettivi interventi, sia del presidente Berlusconi che lo stesso Galliani, mentre parlavano del Monza a un certo punto veniva fuori la citazione Milan. Aggiungo solo che sarà emozionante per molti di noi che hanno intrecciato la loro vita con quella dei due club. Mi dispiace che il presidente non ci sia a San Siro: è un leone, guarirà in fretta. Il mio papà calcistico è stato Adriano Galliani. Fu lui, da dirigente del Monza dell'epoca, a scoprirmi e a venire a prelevare in una squadra parrocchiale portandomi nelle giovanili della società all'età di 14 anni. E non finì lì. Perché sempre Galliani mi ha venduto alla Fiorentina e poi riacquistato quando Berlusconi divenne proprietario del Milan dove ho vissuto 10 anni di trionfi indimenticabili. Un giorno, rievocando Atene 1994, Galliani commentò: “Chi doveva dirtelo che avresti segnato 2 gol in una finale di Champions League. Ecco perché gli sono riconoscente e perché poi quella del Milan è diventata la mia seconda pelle. Il calcio a Monza ha vissuto anni molto tristi, ci sono state gestioni scandalose. Il presidente Nicola Colombo è stato l'artefice della ripresa, poi quando è arrivato Berlusconi è scoccata la scintilla. Da trenta spettatori a partita, sono passati a curve e tribuna piene. Non solo. Nel frattempo, al secondo tentativo, è stata centrata la promozione in serie B. Io sono sicuro che il Monza centrerà l'obiettivo dichiarato della serie A. E non solo perché è stata nel frattempo allestita una rosa molto competitiva. Galliani me ne parlava qualche tempo fa: «Sarà più complicato salire dalla Lega pro alla serie B che dalla B alla serie A». Ne sono convinto anch'io. Quelli della mia generazione sfiorarono il traguardo storico. Monza non è solo una città, è una provincia molto grande, una grande comunità: ha solide risorse e può tentare con Berlusconi la scalata».