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Orsato: "Importante che l'AIA la smetta con le frizioni interne"

di Niccolò Anfosso

Daniele Orsato ha detto addio al fischietto. Quest'oggi ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Orsato: prossima tappa?
"Dico subito che non voglio né designare né fare il presidente. Voglio insegnare".

Non è che la “tirano dentro” a fare il presidente dell’AIA?
"Ma mi ci vede presidente? No no: troppo giovane per farlo. L’importante è che l’Aia la smetta con le frizioni interne e trovi una doppia via dentro di sé: una politica, per la quale avrei il nome giusto (Antonio Zappi, ndr) e l’altra che dev’essere tecnica".

La sua proposta all’Aia?
"Insegnare. Portare gli attuali arbitri a livelli alti. Spiegare loro, assieme a Rocchi, e chi con noi, come si gestisce un Real Madrid-City o una gara mondiale. Come la si prepara. Per gli internazionali e chi lo diventerà. Una sorta di Master, ma istituzionalizzato. L’importante è che vengano scisse la parte politica e la parte tecnica".

L’Aia non l’ha ancora contattata in maniera definitiva...
"Aspetto. Ma so anche che serve attendere le elezioni".


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