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Le PAGELLE di Monza-Milan: Bianco ovunque, Turati attento, Kyria non convince

di Christian Colombo

Turati 6.5: Sta attento in ogni occasione e a qualsiasi dettaglio. Sul gol non può niente ma si fa trovare sempre pronto quando chiamato in causa. Protagonista nella ripresa, risponde sempre presente.

Izzo 7: Guerriero. Fa valere l’esperienza, con la “cazzimma”. Dalla sua parte è vietato passare. Con coraggio si prende tante responsabilità e senza paura si butta in avanti. Ha 32 anni ma ne dimostra 10 in meno. Prezioso in anticipi e recuperi. Super Armando.

Marì 6.5: Roccioso. Sfrutta la sua arma preferita, il fisico, mischiato a pura eleganza. Interventi pazzeschi in fase di copertura e pulito nelle manovre di costruzione gioco. Annulla il connazionale Morata.

Carboni 6: Prova sufficiente. Partenza mediocre, in cui non sbaglia ma non eccelle. Meglio nella ripresa, dimostrandosi più attento e solido. (Dal 77’ Caprari 5.5: Serve un buon cross nel cuore dell’area avversaria, poi assente. Distratto su una rimessa laterale e passaggi errati).

Pereira 6.5: Buona prova la sua. Vicinissimo al gol, con il salvataggio strepitoso del portiere avversario che compie un vero e proprio miracolo. Dialoga bene con Mota e Bondo. Spinge attivamente sulla fascia con coraggio e personalità. Prova più che sufficiente per il portoghese. (Dal 64’ D’Ambrosio 5.5: Né bianco nè nero).

Kyriakopoulos 5: Il meno brillante della squadra. Serve cross interessanti in area, quelle poche volte che riesce a superare l’avversario, ma fatale è il suo errore che taglia le gambe ai biancorossi. Punta l’avversario ma si allunga palla, consegnando la sfera a Terraciano. È micidiale il contropiede rossonero che piega il Monza e porta in vantaggio gli ospiti. Secondo tempo che non migliora.

Bianco 7: A centrocampo fa un lavoro preziosissimo. Recupera tanti palloni in ogni reparto del campo e non ha paura di mettere la gamba. Serve dei palloni chirurgici ai compagni, anche a lunghe distanze. Il cambio gioco è il suo cavallo di battaglia. Si smarrisce, come il resto della squadra, nel secondo tempo.

Bondo 6.5: Cavallo pazzo ed imbizzarrito a centrocampo. Lotta su ogni pallone lì in mezzo. Ha personalità e lo dimostra anche in questo match. Disattento nel finale, tanto da finire sulla lista dei cattivi. (Dal 86’ Valoti S.V.).

Maldini 6: Giudizio complicato per il figlio d’arte: primo tempo il migliore, poi si spegne nella ripresa. Sbaglia un rigore clamoroso in movimento ma si dimostra il più pericoloso dei biancorossi: prima con un tiro dal limite, poi colpendo il palo. Sparisce quasi nel secondo tempo. Freschezza ed imprevedibilità rimangono nello spogliatoio.

Mota 6.5: Fantasia ed estro. È imprevedibile e inarrestabile sulla fascia. Realizza un bel gol, ma annullato per un fallo precedente. È fresco e lo dimostra in campo. Si spegne nel secondo tempo. (Dal 64’ Vignato 6: Il fisico non lo aiuta, ma fa valere le sue qualità. Si coordina bene, ma non inquadra la porta).

Djuric 6: Fa un lavoro difficile là davanti. Discontinuo e nervoso, tanto da essere ammonito. Lo cercano spesso i compagni e sa proteggere il pallone. Per prevalere sull’avversario sfrutta l’altezza, il suo marchio di fabbrica. Poteva fare di più. (Dal 77’ Maric S.V.: Completamente assente. Non tocca forse neppure un pallone. Non all’altezza di sostituire il compagno).

Nesta 6: Prepara molto bene il primo tempo, con una squadra alta, capace di prendersi qualche rischio. Con coraggio sfida il Milan. Primo tempo top con il rammarico di non averla buttata dentro. Nella ripresa esce la qualità degli avversari, che mettono a dura prova i padroni di casa. Le sostituzioni non sono all’altezza delle aspettative. Bene l’atteggiamento, la mentalità e la grinta per i primi 45’. Secondo tempo da rivedere.


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