ESCLUSIVA TM - Carmine Rossi: “L’allenatore conta, ma il Monza ha le carte in regola per la salvezza”
Tuttomonza.it ha raggiunto in esclusiva il giornalista Carmine Rossi della redazione di Sky Sport, per parlare del delicato momento che sta vivendo il Monza secondo il suo punto di vista.
Carmine, la stagione del Monza sta navigando in un mare di tempesta: una sola vittoria in campionato, zero in casa, penultimo posto in classifica. Da dove nasce secondo te questa crisi?
"Difficile dire con certezza da cosa nasca. Di certo l'addio con Palladino è stato significativo, così come lo è stato l'arrivo in panchina (fin qui con scarsi risultati) di Nesta. Spesso la squadra pecca nei match "alla portata", e sicuramente bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare quando il Monza si è lamentato di presunti torti arbitrali poi testimoniati dai fatti. Credo che sarà un campionato complicato per il Monza, ma rosa alla mano ha tutto per poter raggiungere la salvezza.
La fiducia della piazza attorno a Nesta è ai minimi storici. Secondo te dove iniziano e finiscono le sue responsabilità?
"Non ho mai creduto che siano solo i giocatori i responsabili di una determinata situazione. L'allenatore lavora con la squadra tutta la settimana, li osserva, instaura con i giocatori un rapporto. Se la squadra non rende è anche perché le scelte di formazione sono sbagliate, iniziali o a gara in corso. Per me un allenatore conta tanto in una partita, e credo che Nesta spesso abbia dimostrato di non essere ancora troppo pronto per una squadra di A".
Il mercato di gennaio sarà per forza cruciale, mai come quest'anno. L'innesto assolutamente essenziale come prima mossa dove lo vedresti?
"Ti direi in difesa guardando la classifica, ma alla fine il Monza non ha subito tantissimo. È l'attacco che deve dare qualcosa in più perché è dalla notte dei tempi che se non fai gol, non vinci".
Al Monza viene accostato il profilo di Cesare Casadei: scuola Inter, esperienza europea (Leicester e Chelsea), ma neanche un minuto in Serie A. Pro e contro?
"Casadei è un giocatore che a me fa impazzire, e ancora non mi capacito di come l'Inter non abbia puntato su di lui. In questa Inter, con tutto il rispetto, può starci benissimo al posto di un Asllani giusto per fare un nome. Non vedo tantissimi "contro" perché parto dal presupposto che se si è riusciti a non sfigurare in Premier (il campionato più bello del mondo) allora si può tranquillamente giocare anche in Italia. Nonostante gli zero minuti".
In chiusura Carmine, sappiamo che sei uscito da poco con la tua prima opera letteraria. Ce ne parli?
"Sì, il mio primo romanzo dal titolo Capelli rossi. Un racconto di intimità tra le strade di Milano. Una storia di amicizia senza interessi, ascolto, comprensione e rispetto tra due perfetti “sconosciuti”. Edito da Graus Edizioni e uscito lo scorso 12 novembre. Dopo una presentazione a teatro con 200 persone presenti, a poco più di un mese dalla sua pubblicazione, Capelli rossi ha ricevuto già molti pareri positivi da parte della critica. Inoltre, lo scorso 8 dicembre, è risultato essere tra i libri più acquistati del giorno sul sito della Feltrinelli. E questo per me è motivo di orgoglio".