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Focus Bocchetti: la sua carriera da calciatore incrociata con Galliani

di Roberto Sabatino

Salvatore Bocchetti da poche ore è il nuovo allenatore del Monza, chiamato da Adriano Galliani a risollevare una squadra ultima in classifica, a secco di vittorie interne e sfiduciata.

Un giovane tecnico che fino al 2021 calcava ancora i campi professionistici da calciatore: è col Pescara in Serie B, infatti, che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. Ma prima di cose ne ha fatte, eccome.

Bocchetti, dopo la gavetta da titolare per due stagioni a Frosinone, assaggia il grande salto nell'estate 2008 quando lo acquista il Genoa. Parte in sordina ma nel giro di poco tempo si guadagna la stima di un certo Gian Piero Gasperini in una squadra, quella rossoblù, che vivrà una stagione magica trascinata dagli assist di Thiago Motta ed i gol di Diego Alberto Milito, qualificandosi per l'Europa dopo oltre vent'anni dalla prima esperienza. 

Gioca quindi sette partite di Europa League col Grifone, che lascia nel gennaio 2010 (dopo 69 presenze) per trasferirsi al Rubin Kazan in Russia dove viene allettato da un super contratto: aumenta l'esperienza internazionale debuttando anche in Champions, vince Coppa e Supercoppa russa, approda al glorioso Spartak Mosca (115 presenze per lui) e vince pure lo scudetto. Ha un breve ritorno in Serie A per sei mesi nel gennaio 2015, quando lo ingaggia proprio Adriano Galliani per tamponare l'emergenza difensiva del suo MIlan con cui colleziona appena nove presenze.

Torna in Russia e poi la lascia definitivamente nel 2019 per firmare con l'Hellas Verona e quindi chiude la carriera a Pescara: Bocchetti vanta in totale 147 presenze e 14 gol nella Russian Premier League, 76 presenze con una rete in Serie A, 25 gettoni in Europa League e 9 in Champions League. Per lui anche 5 presenze con la Nazionale azzurra.