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Galliani: "Bisogna fare punti, Maldini non si tocca e sulla questione arbitri..."

di Christian Colombo

Oggi l'Amministratore Delegato biancorosso Adriano Galliani è stato ospite all’evento "Beretta per lo sport" presso il supermercato di Villasanta. Queste le sue parole:

Sui tifosi:
È bello vedere i tifosi felici che stanno vivendo il terzo anno consecutivo in A, per la prima volta dal 1912.

Sul Monza:
Il Monza sta giocando bene. Sono molto di parte, ma guardando le prestazioni con Milan, Atalanta e Lazio ce la siamo giocata almeno alla pari. Inutile ricordare, ancora una volta gli errori arbitrali. Abbiamo meno punti di quelli che meritiamo, ma questa è la classifica. La squadra deve assolutamente risalire. Ci stiamo allenando bene in vista delle prossime trasferte a Torino e Como e si devono fare punti. Il nostro trio d’attacco non è male.

Sul mercato:
Non so se manca qualcuno. Il Monza di quest’anno non ha cambiato nulla rispetto allo scorso anno. È partito Di Gregorio ma è arrivato Turati, che sta facendo molto bene. Davanti è partito Colpani ma abbiamo Daniel. L’ossatura è rimasta quella. I gol arrivano da tutti. Non dobbiamo pensare al mercato ma bisogna pensare a fare punti.

Su Maldini:
Daniel è un giocatore di grandissima di potenzialità. Può migliorare ancora tanto. A gennaio non c’è nessuna clausola. Maldini a gennaio non esce. Chiuderà l’anno a Monza. Deve continuare a fare bene. Sono felice che abbia ripreso, dopo l’infortunio alla spalla.

Su Nesta:
Lui è concentrato. Oggi l’ho visto ben determinato ed "incazzato". Sta cercando la soluzione per fare punti, poiché l’idea di gioco c’è. Abbiamo rapporti affettuosi da molti anni, ma l’abbiamo scelto in riferimento alle statistiche che stavano cercano. Non corre nessun rischio, ma è ora di fare punti. Le classifiche, purtroppo, non le fanno il bel gioco, ma in punti.

Sul VAR e arbitri:
È un tema molto difficile. Ci sono stati tanti errori anche se il var ha portato miglioramenti e precisione. Bisognerebbe avere maggior omogeneità sui giudizi. Rimango dell’idea di concedere agli allenatori una chiamata, come accade in altri sport. Il VAR sta facendo modificare il modo in cui giocano i calciatori: un arbitro vede una spinta e la giudica lieve, altri adottano un sistema diverso. Non si può tornare indietro. Quello che mi stupisce oggi sono i “mezzi rigorini”, troppi rigori su contatti che anni fa non venivano sanzionati. Il calcio è uno sport di contatto quindi per forza si incrociano le gambe. O ancora, come si fa a giocare con le braccia lungo il corpo? Per forza bisogna usare le braccia per saltare. Il referente arbitrale ha riconosciuto che il gol a Bergamo non era da annullare, come la rete del Milan. Dinamiche strane… si va avanti.


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