Galliani: "Il Natale più bello della storia del Monza. Tutto merito di Berlusconi. Palladino..."
Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha fatto gli onori di casa in occasione del tradizionale scambio di auguri natalizi con la stampa allo U-Power Stadium. Queste le sue parole, raccolte dall'inviato di TuttoMonza Fabio Alampi: "Che Natale è per il Monza? Il più bello di sempre. Un Natale meraviglioso, è il miglior anno della nostra vita per noi tifosi del Monza. Il Monza non ha mai passato il Natale in Serie A. Divido questo 2022 in due parti: nella prima, il 29 maggio alle ore 23:12 siamo andati per la prima volta in Serie A dopo 110 anni di storia, nel secondo semestre abbiamo giocato in Serie A, abbiamo fatto 15 partite prima della sosta per i Mondiali, e ci siamo confermati. Meglio di così era difficile: una promozione e una salvezza nell'anno solare 2022. Un anno meraviglioso, il migliore della nostra storia. Per tutto questo bisogna ringraziare una sola persona: Silvio Berlusconi. Senza di lui non saremmo mai arrivati qua. Io faccio parte di chi da bambino sognava di andare in Serie A e non c'era mai riuscito: ce l'ho fatta in tarda età...
Che Monza troveremo alla ripresa del campionato? Non lo so, spero bene ovviamente, ma sono convinto che non si tratti di una ripresa del campionato: vedo i ragazzi che lavorano come fanno durante la preparazione estiva, e nessuno parla mai in quei di casi di ripresa del campionato. Ne esiste uno nuovo. Nel 2022 si è disputato un torneo di 15 gare, adesso se ne disputerà un altro di 23, dopo una preparazione che è esattamente come quella estiva dal punto di vista dei tempi. Abbiamo quello che facevano in Suda America, campionati nell’anno solare e non in quello "scolastico".
L'intuizione Palladino? Nasce dalla convinzione che noi abbiamo sempre avuto, e cioè che una persona intelligente possa fare subito un'attività importante. Palladino lo avevo preso per fare il calciatore nel 2018/19, lui stava esordendo a Viterbo, a quei tempi stavamo facendo una finale di Coppa Italia di Serie C, 3 giorni prima si è infortunato. E da lì ha iniziato subito a fare l'allenatore. Nel 2019/20 si è occupato dell'Under 11, dell'Under 14, nel 2020/21 gli abbiamo dato l'Under 15 e ha fatto bene, nel 2021/22 la Primavera e ha fatto bene, è partito bene anche quest'anno e poi noi abbiamo deciso di cambiare allenatore, e così ho proposto Palladino al presidente Berlusconi. L'ho portato ad Arcore a una cena, io di solito propongo e poi il presidente dà la benedizione apostolica, che ha dato.
Mercato di gennaio? No. Vediamo, il mercato è una cosa che va e viene, inutile che io dica che prendiamo qualcuno o che non prendiamo nessuno. Intanto siamo in tanti, e c'è un motivo: noi abbiamo dovuto cambiare 5 formazioni, e questo si nota poco sui giornali. Questo continuo cambiamento di categoria ti fa per forza avere una marea di giocatori che non vanno via e che non vogliono partire. Noi abbiamo trovato una squadra che non avrebbe mai potuto vincere la Serie C, ed è la prima; abbiamo fatto una seconda squadra che ha vinto la C; abbiamo fatto una terza per fare la Serie B, e una quarta per vincere la B, e poi una squadra per fare la Serie A. Evidente che hai tantissimi giocatori. Al Milan non capitava questa cosa.
Oggi il gioco effettivo è troppo poco: quando si ferma il pallone deve fermarsi anche il cronometro. Questa è la mia proposta. Facciamo come nel basket, sport di cui sono molto appassionato. Dobbiamo fare due tempi da 30 minuti effettivi. Il recupero lungo non funziona, i giocatori finiscono per tirarla lunga e perdere tempo. Il caso D'Onofrio? Cosa sia successo francamente non lo so, ma so che ho conosciuto bene Trentalange ed è una persona ultra per bene".