Le parole di mister Nesta alla vigilia di Lecce - Monza
Le parole di mister Nesta alla vigilia di Lecce - Monza
Qualcosa di nuovo per il Monza?
Siamo alla ricerca di qualcosa. In settimana succedono imprevisti, stiamo cercando piu’ soluzioni. A centrocampo stiamo recuperando giocatori e possiamo avere più idee. Per tanto tempo siamo rimasti corti soprattutto in mezzo al campo. Iniziare con modulo diverso oggi facciamo fatica a farlo.
Stato d’animo tuo? Preoccupazione e nervosismo o spavalderia?
Ottimismo sempre fino all’ultimo giorno. L’ultima partita mi ha portato comunque ottimismo, rassegnazione mai. Ci è mancato qualcosa in queste partite, ma è stato un crescendo. L’ultima partita mi è piaciuta. Dobbiamo portare avanti questo atteggiamento e questo calcio, così avremo i risultati. Dobbiamo fare a volte letture diverse e intelligenti a leggere come stiamo messi. Lo 0-0 ad Empoli ad esempio non ho più voluto rivederla. La ripartenza più grande l’abbiamo presa al secondo gol. Siamo 5 giocatori sotto palla, è un segnale. Per me la lettura è stata sbagliata. Col Milan quella è una ripartenza, in quella partita ci abbiamo lavorato. Con l’Udinese non la valuto una ripartenza
Monza non è da penultimo posto. Perché è penultimo?
Perché non ha fatto punti. Quello è il discorso. Se vai a vedere la media col Lecce abbiamo più gol e meno gol subiti. Non lo so. Noi abbiamo fatto buone partite perse di misura, se non vinci stai sempre lì. Quando c’è da vincere, bisogna vincere. Ci è mancata la forza in alcune partite, quello sì.
Con Galliani abbiamo parlato, è venuto a pranzo e abbiamo parlato di un po’ di cose.
Il Monza ha fatto male in casa ma in trasferta ha fatto molto bene, pareggi importanti su campi difficili. Come te lo spieghi?
Io non vedo differenze come rendimento. Con la Roma e l’Inter abbiamo fatto bene. Col Venezia abbiamo sbagliato un tempo, come a Como. In casa ci mancano i punti, bisogna costruire la salvezza sui punti in casa. Le vittorie bisogna andare a prenderle. In casa dobbiamo avere il vantaggio dello stadio e fare punti.
C’è difficoltà a capitalizzare le reti. Bisogna vedere le transizioni e le palle inattive. Come state lavorando? Come sta la squadra?
Siamo in media con le altre squadre per palle inattive subite. Marchiamo a zona, forse ci siamo fatti attrarre troppo dalla palla. Sulle transizioni abbiamo delle regole. Per me siamo migliorati quando perdiamo palla nelle transizioni.
È pericoloso il Lecce?
Sulle ripartenza ha gamba. Davanti ha una squadra forte, gli manca qualcuno dietro. Anche loro hanno problemi. Come tutte le squadre di A, il Lecce dà fastidio. Vale anche per noi. Serve la determinazione per vincere le partite, nessuno fa regali.
Secondo te bisogna giocare meno sulle punte?
È una questione di gestione della pressione e fare il titolare, essere riferimento per la squadra. Quando diventi riferimento, cambia tutto. Devi gestire le critiche e le partite fatte male. È una gestione mentale che deve imparare ad avere (Maldini). Ogni tanto si perde perché non sa gestire queste cose. Daniel magari ha bisogno di più tempo. Anch’io quando ho iniziato a giocare avevo delle difficioltà. Non è naturale fare il calciatore e ognuno reagisce a modo suo. Io quando ho iniziato non dormivo per due giorni, avevo talmente tanta adrenalina che dormivo dopo due giorni. Facevo dei derby che ero troppo carico. Il calciatore è un ragazzo comune che buttono in un mondo difficile. Daniel deve imparare a gestire il calcio, perché il talento ce l’ha.
Ha incontrato Giampaolo? Infortuni?
Abbiamo Vignato fuori, Petagna anche. Djuric vediamo com’è la situazione.
Giampaolo è mio amico, il mio secondo ha lavorato con lui. Mi ha fatto vedere quello che faceva in sette giorni, malato di calcio e grande professore. Ha fatto tre partite con esperimenti, sta provando qualcosa di diverso da quello che faceva prima. L’ho visto carico e il mister è in gamba.
Kyriakopoulos può fare qualcosa?
Basta che pennelliamo, abbiamo bisogno di andare in vantaggio e vedere cosa succede per curiosità.
Mota punta centrale? Rimane Maric se no.
Se Milan non ce la fa, qualcuno metto davanti, vediamo cosa fare. Sono loro, non ne abbiamo altri.