Le parole di Nesta prima della gara di domani: "Se c'è da prendersi un rischio, io..."

Queste le dichiarazioni di Nesta prima dell'importantissima gara di domani contro il Parma allo U-Power Stadium.
Di finali ne hai fatte tante. La vivi come se domani si giocasse una finale?
“Dopo la gara con l’Inter ho messo in chiaro l’obiettivo. Col Parma sarà decisiva, dobbiamo solo vincere, non ho mai alzato l’asticella così tanto. A volte però non è una cosa buona. È l’ultima chiamata e dobbiamo rispondere, altrimenti è finita.”
Che partita ti aspetti contro il Parma?
“Una partita di una squadra che si deve salvare e che avrà le proprie paure come noi. Incertezze, che possono avere data la classifica. Il Parma è una squadra che quando riparte vola, hanno gamba e ripartenza sulle ali. Calcoli, cose, questa partita va affrontata col cuore e con la testa, ma soprattutto col cuore. Chi ce la metterà di più potrà portare a casa i punti.”
Avrai bisogno della stessa qualità messa a San Siro?
“Le partite sono diverse, (sarà forse una bestemmia, sottovoce) l’Inter lascia più spazio rispetto al Parma, veniva dalla Champions. Il Parma lascerà meno spazio nelle ripartenze, il concetto dopo la gara di San Siro ti dico domani se è arrivato o no. Non è che mi sveglio una mattina e dico che è decisiva, siamo consapevoli dell’importanza della gare e che salvarci è una cosa molto difficile ma che questa è l’ultima volta.”
Arbitraggio con l’Inter? Sul gol c’è qualche dubbio, Kyriakopoulos viene spinto. Con Galliani poi avevi riparlato di un eventuale campionato di Serie B?
“Il quarto uomo era sempre vicino a me, già non va bene. Mi ha avvertito, ma era sempre più vicino a me quando di là c’era casino. Il gol non l’ho ancora capito, ho protestato su un paio di falli grossi che devi fischiare. Se l’arbitro dà una direzione, quella devi seguire. Quando mi hanno chiamato pensavo se avrei potuto fare qualcosa, ma non ho pensato all’anno dopo.
Pedro braccini di destra? Come lo vedi? E gli infortunati?
“A tre Pedro dà protezione con la palla, è più pronto dei ragazzi. In questo momento ho avuto poco tempo con i nuovi per lavorare. Oggi ho fatto le mie scelte, a San Siro sono andato con chi era pronto. Oggi i titolari fanno fatica, ma è stata una scelta mia."
“Portiamo in panchina Gagliardini e Akpa, poi vediamo se rischiarlo che c’è la pausa. Portiamo tutti perché è la partita decisiva, se c’è da prendere un rischio me lo prendo io, deciderò io coi giocatori. Ciurria ci darà una mano, Pessina è fuori e poi vediamo. Se c’è da rischiare in sta partita, faccio io.”
Ultimi due gol all’Inter a farli è stato il Bologna. Hai visto entusiasmo nei ragazzi?
"Quel fuoco dobbiamo avercelo sempre, con l'Inter è una partita che guardano tutti. Dev’essere uno stimolo continuo con qualunque squadra tu vada a giocare, devi sempre averlo. Quella concentrazione, quel modo di stare in campo ci deve essere sempre. Non dobbiamo adattarci all’avversario."
Dopo la gara col Lecce, Giampaolo ha detto che la rosa prima aveva un certo valore. Il Monza ha avuto più limiti per carattere / mentalità o sono emerse difficoltà per infortuni o limiti tecnici sottostimati a inizio stagione?
“Ogni squadra ha giocatori importanti, noi ci sono fatti male giocatori importanti per spogliatoio e tecnica, è una fattore di cui tenere conto. Non è solo quello, potevamo fare di più e c’è mancata mentalità in alcune partite. Questo è stato un limite caratteriale, senza nasconderci o raccontare balle. Adesso dobbiamo metter tutto quello che abbiamo.
Perché il Monza sembra avere due facce diverse quando gioca per la salvezza e quando va a San Siro? E Pessina come sta?
"A volte giocare con le squadre più forti è più semplice. La squadra magari ti lascia più spazio. Negli spazi stretti quando giochiamo con le squadre più piccole anche per la squadra che siamo. Poi è vero che andare a San Siro stimola tutti.
"Pessina diciamo che ha avuto una piccola frenata, niente di grave, ma non è a disposizione, magari anche la prossima.”
Modulo? Urbanski come lo vedi?
“Le idee vengono, poi per metterle in pratica ti servono certi tipi di giocatore. Lo schema tattico cambia in base a come prepariamo la partita."
"Urbanski da quando sono arrivato ha avuto qualche difficoltà, deve trovare serenità. Ci darà una mano da qui alla fine. A centrocampo va messa qualità e muscolo. A volete facciamo ragionamenti sul pacchetto se funziona, non sul singolo."