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Monza, a Salerno una brutta battuta d'arresto

di Stefano Pontoni

Se non è stato il peggior Monza della gestione Palladino, quello che ha perso nettamente contro la Salernitana è sicuramente qualcosa che ci somiglia parecchio. La prestazione infatti è stata troppo brutta per essere vera, specie alla luce di quanto di buono fatto in precedenza. Sia durante la serie positiva durata 8 partite di fila, ma anche quando si è interrotta e cioè con la sconfitta in casa con il Milan. Sfida persa ma giocata bene, e conclusa con dei rimpianti per quel che poteva essere ed invece non è stato. All’Arechi la storia è diversa perché il Monza, con le sue caratteristiche e con la propria identità, non si è proprio visto. Una giornata negativa che ha finito per coinvolgere tutti, nessuno escluso. Compreso alcune scelte di Palladino, con l’allenatore che a gara in corsa ha provato a cambiare modulo ed uomini non riuscendo tuttavia a mutare il corso degli eventi.
La sconfitta, seppur fragorosa, non intacca minimamente il percorso del Monza che resta ottimo nonostante gli ultimi due stop consecutivi. La classifica è ampiamente positiva e la salvezza, l’obiettivo prioritario della società, resta ad un passo tanto che potrebbe arrivare con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia. L’importante è riprendere il cammino, sin dalla prossima sfida casalinga contro l’Empoli. Un altro scontro diretto, di fatto l’opportunità per cancellare in un solo colpo gli ultimi 180 minuti.


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