Monza, questa è la Serie A e mancano ancora tre pedine
Sono bastate due sconfitte (largamente preventivabili) in altrettante partite di campionato per scatenare il malumore di molti tifosi del Monza.
Giovanni Stroppa, l’allenatore, è l’imputato numero uno: anzi, in questo momento sembra essere l’unico responsabile della partenza a handicap della squadra biancorossa.
All’indomani della pesante sconfitta patita a Napoli, i più “moderati” nell’esercito degli scontenti hanno affermato che “perdere ci sta, ma non in quel modo”.
E qui si apre una questione su cui certamente si può riflettere: può questo Monza, quello perlomeno visto all’opera nelle prime due uscite di serie A, sperare in campionato tranquillo che abbia come lieto fine la salvezza?
La risposta che ci sentiamo di dare è “no”: squadra leggerina in tutti i reparti, poca personalità e spirito di coesione.
Ma questo si sapeva già alla vigilia, o quantomeno... c’era il rischio di trovarsi di fronte a una simile situazione.
Per fortuna il calcio mercato chiude il 1 settembre e c’è quindi spazio per ulteriori manovre che possano rafforzare l’organico a disposizione di Stroppa.
Mancano, a nostro avviso, tre pedine, una per ogni reparto: un difensore esperto, navigato, sui trent’anni, un trequartista dai piedi buoni che sappia imbeccare le punte.
Manca infine, nel reparto offensivo, una punta in grado di andare senza troppe difficoltà in doppia cifra.
Il sogno, non ancora tramontato, resta Mauro Icardi.
Intanto il calendario nelle prossime tre gare metterà di fronte al Monza l’Udinese, la fortissima Roma di Mourinho e quell’Atalanta che, stagione dopo stagione, conferma di essere tutto fuorché un’outsider.
Al termine di questo “trittico” sapremo se il matrimonio tra il Monza e Giovanni Stroppa è destinato a continuare o se arriverà sorprendentemente ai titoli di coda.