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Paolo Berlusconi: “Il Monza è entrato nel cuore della famiglia. Il futuro…”

di Roberto Sabatino

Intervistato su "Il Giornale", Paolo Berlusconi ha toccato tanti temi: dal rapporto col fratello Silvio, all'impegno nel calcio col Monza.

Iniziando dalle voci sulla cessione societaria: "Siamo abituati alle fake news che costellano la nostra attività. L'ultima, allucinante, sul fatto che mio fratello avesse fatto testamento in Colombia lo stesso giorno che avevamo una riunione ad Arcore. Il Monza e Fininvest sono aperte a partecipazioni di minoranza, perché il Monza è entrato nel cuore della famiglia. Poi, sul futuro, non bisogna mettere ipoteche". 

Paolo Berlusconi ha poi aggiunto: "Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con gruppi interessati. Ogni giocatore che riceve interesse da parte nostra si sente onorato e questo la dice lunga sulla reputazione di questa squadra. Vogliamo però solo gente seria".

Sul rapporto Galliani-Monza, ha dichiarato: "Adriano è un'edera attaccata al Monza in modo indissolubile. Il tifoso monzese deve ricordarsi di Renato Pozzetto e del film in cui dice Io sono del Monza, non andremo mai in serie A. Silvio con Galliani ha fatto il miracolo e bisogna essere consapevoli di questo, così come il tifoso deve essere consapevole che la famiglia è vicina al Monza. Più di così, non dobbiamo chiedere".

Un dolce ricordo del fratello: "Due anni fa non stavo bene a causa di un tumore alla gola, era il periodo della finale playoff 2022 contro il Pisa. Mio fratello mi è stato molto vicino. Anziché una volta al giorno, mi telefonava due o tre volte al giorno e mi chiamava sempre amore. Silvio era amore puro. Tra me e mio fratello c'era e c'è un amore che va oltre ogni confine. Non c'è mai stata competizione. Essere fratello di Silvio Berlusconi è certamente stato un onere, perché non volevo deluderlo. Ma anche un grande onore. E l'onore è stato certamente superiore".