La storia a volte pretende il teatro pieno, migliaia di persone in sala e uno spettacolo di luci ad illuminarla. Altre volte no, arriva il sabato sera e ci si accontenta di quel che c’è. Un po’ come la presentazione di un romanzo, perché in fin dei conti, il trasferimento di Balotelli al Monza non è associabile ad una semplice storia di mercato. L’intreccio narrativo ha previsto la costante melodica che Galliani ripete tra sé e sé quando vuole convincere un pupillo ad accettare la sua corte sulle note di Venditti: “Certi amori non finiscono mai”. E l’intesa col club brianzolo rappresenta il terzo capitolo di Super Mario nel mondo berlusconiano, ricordando l’esperienza bipolare e oscillante tra gioie e dolori nella doppia parentesi al Milan, tra le magie stupende dalla distanza e comportamenti inappropriati a portarlo fuori dal binario del talento. Dopo Boateng ecco aggiungersi in Brianza un altro rossonero dei tempi belli per la rincorsa, quantomai complicata nel peggior momento della stagione per la squadra di Brocchi (14 punti e nono posto in classifica), alla massima serie.

L’uomo che visse tutto il bello e il difficile della sua carriera, demiurgo e distruttore di qualità tecniche cristalline per il carattere sopra le righe che ha reso difficile la completa convivenza con compagni e allenatori, ha la consapevolezza di dover guardare avanti senza rimembrare gli errori e i rimpianti del passato, concentrando tutte le energie per rimettersi in forma (ultima gara giocata il 9 marzo scorso) e prendere in mano la squadra con l’obiettivo di conquistare l’affetto del popolo brianzolo apparso un po’ scettico dopo l’ufficializzazione dell’operazione. Sa bene Balotelli che non c’è tempo da perdere, è vietato allentare la morsa degli allenamenti, della concentrazione e dell’applicazione sul piano atletico, chiudendo ogni pagina amara per ripartire lasciando il segno: l’obiettivo è quello di diventare in un batter baleno leader tecnico pronto ad accentrare il gioco su di sé, offrendo punti di uscita ai compagni e caricandosi sulle spalle responsabilità importanti nel reparto avanzato, aiutando Dany Mota a crescere e Maric  e Gytkjaer ad integrarsi al meglio e con funzionalità al calcio italiano. Un compito arduo, una sfida intrigante che Balotelli ha accettato senza pensarci due volte. Anzi, rinunciando al biennale di 1,5 milioni proposto dai brasiliani del Vasco da Gama per rimettersi in gioco a pochi chilometri da casa. Perché l’ultima chance ha il fascino dell’equilibrista sul filo, in perenne equilibrio tra l’audacia, il pericolo fino all’ultimo passo e la voglia di impressionare tutti ancora una volta. E impreziosire il percorso eguagliando il record di Maurizio Ganz a segno in gare ufficiali con Inter, Milan e Monza (9 gol in Serie B nella stagione ‘88-89) è un motivo in più per credere nella voglia di rivalsa di Super Mario. Monza lo aspetta, pronta ad abbracciarlo. Guai deludere le attese un’altra volta.

Sezione: Focus / Data: Mar 08 dicembre 2020 alle 17:00
Autore: Niccolò Anfosso / Twitter: @Nicanfo2000
vedi letture
Print