Uno stop lungo mesi, un problema fisico che rischiava di compromettere la sua carriera da calciatore, un tunnel che ha rivisto finalmente la luce a Ferrara, quando ha potuto tornare in campo e mettersi alle spalle i fantasmi dell'estate. Andrea Barberis è tornato, ed è pronto a guidare il Monza verso l'obiettivo promozione, come racconta a La Gazzetta dello Sport: "Alla fine dello scorso campionato mi sentivo sempre stanco e faticavo a respirare profondamente: ho iniziato a sottopormi a diversi esami medici per valutare il mio stato di salute. Sono stato anche ricoverato qualche giorno: mi è stata riscontrata una patologia che per essere curata richiedeva una terapia che mi impediva di subire traumi. E chiaramente uno sport di contatto come il calcio mi avrebbe messo a forte rischio".
Cosa ha provato nel momento in cui i medici le hanno detto che avrebbe dovuto fermarsi?
"Mi è caduto il mondo addosso. Sono stati mesi molto difficili: ho seriamente rischiato di non poter più giocare, di non poter fare più il mio lavoro, di dire addio alla mia passione. In ritiro, in Trentino, guardavo i miei compagni allenarsi, sfidarsi negli uno contro uno e nelle partitelle, mentre io potevo fare soltanto palestra o corsetta in solitaria. E’ stata dura: non riuscivo a togliermi dalla testa l’angoscia di non poter più tornare in campo".
Per fortuna, l’incubo non si è trasformato in realtà.
"La società mi è sempre stata vicina in tutte le sue componenti. E soprattutto il nostro a.d. Adriano Galliani mi ha permesso di rivolgermi ai migliori specialisti del settore: il dosaggio della terapia è stato cambiato e la paura si è via via trasformata in speranza. Poi, step dopo step, è arrivata un paio di settimane fa la tanto attesa completa idoneità per poter tornare a disputare una partita. E’ stata una vera e propria liberazione".
E così sabato pomeriggio, a Ferrara, è tornato in campo: novanta minuti ben fatti nel pareggio con la Spal. Cosa ha provato al fischio d’inizio?
"E’ stata un’emozione forte. Una sensazione indimenticabile, resa ancora più unica dal sostegno dei nostri tifosi. Per me questo è un nuovo inizio: mi sento come al via del secondo tempo della mia carriera".
Nei giorni più difficili quanto è stata preziosa la presenza al suo fianco di un allenatore che lei conosce bene come Giovanni Stroppa?
"Il mister mi ha sempre detto che mi avrebbe aspettato e questo mi ha dato la forza per non mollare: ho capito che non stava barando nel momento in cui ho visto che dal mercato non sarebbe arrivato un altro regista".
Come ha ritrovato lo Stroppa allenatore?
"L’aver condiviso un momento così complicato a livello personale ha fatto accrescere ulteriormente la stima che nutro per lui. Insieme abbiamo vissuto due stagioni importanti a Crotone, con tanto di promozione in Serie A. E’ un perfezionista e la sua mentalità vincente sarà decisiva nel nostro cammino. E poi alla guida del Monza lo vedo ancora più motivato che a Crotone".
Che idea si è fatto di questa Serie B?
"Sicuramente il torneo è ancora più competitivo dell’anno scorso. Ci sono tante squadre attrezzate per andare in Serie A: Parma, Brescia e Benevento sono corazzate. E poi ogni anno ci sono squadre che recitano la parte delle sorprese stagionali. Noi dobbiamo avere la continuità per restare aggrappati al gruppo di testa e poi farci trovare pronti ad accelerare nel momento decisivo della stagione".
Finora il Monza ha racimolato cinque punti nelle prime tre partite. Che margini di crescita avete?
"Siamo solo all’inizio del campionato. La condizione migliorerà settimana dopo settimana. Poi il cambio di guida tecnica richiede chiaramente i tempi necessari affinché il gruppo assimili i nuovi concetti tattici. Anche noi a centrocampo troveremo presto un’intesa migliore, anche grazie ai rientri dagli infortuni di Mazzitelli e Valoti. E poi per questo gruppo avere un anno in più di esperienza della categoria non è roba da poco".
E la sensazione è che anche il miglior Barberis a Monza non si sia ancora visto.
"So bene che devo e posso fare di più: la passata stagione sono stato troppo discontinuo e non sono riuscito ad esprimermi nel pieno delle mie possibilità. Ho tanta voglia di dimostrare anche a Monza quanto valgo. E magari regalare ai tifosi qualche altra punizione vincente come quella dell’anno scorso contro il Lecce".
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