Eligio Galeone per TuttoMonza ha prodotto questo editoriale.

La svolta tattica nella terra di Romeo e Giulietta e una disamina sul momento biancorosso.

Il giuoco del calcio è fatto di passione e amore nel quale, però, contano soprattutto i numeri. Il primo dato statistico messo in risalto è che in questa prima fase del campionato di Serie A il Monza ha totalizzato 16 punti in 11 partite raggranellando ben sei punti in più rispetto alla scorsa stagione. Le quattro vittorie ottenute contro Empoli, Sassuolo, Salernitana e Hellas Verona hanno dato fiducia e consapevolezza all’ambiente biancorosso. Contro gli scaligeri i ragazzi terribili di mister Palladino hanno sfoderato una prestazione maiuscola sciorinando un gioco corale fatto di corsa, pressione, grinta e intensità. Il successo conquistato nella terra di Romeo e Giulietta ha consacrato definitivamente Raffaele Palladino che ha avutol’intuito di svoltare spiazzando le mosse di Marco Baroni e gli addetti ai lavori convertendo l’assetto tattico brianzolo dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 schierando, alle spalle del “rigenerato” Colombo, il trio Vignato-Colpani-Ciurria. Con questo modulo dovremmo rivedere Ciurria giocare più vicino alla porta mentre il promettente e sgusciante Vignato, invece, defilarsi un po’ dalla sua zona di competenza ma favorire la sua corsa sulla fascia. Nel mentre è scattata la Colombo-mania: l’attaccante di Vimercate ha spazzato le critiche della vigilia, consideratoun solo gol nelle prime otto gare, siglando al Bentegodi la sua prima doppietta in Serie A. Il centravanti classe 2002, in prestito dal Milan, sta ricevendo da un lato una fiduciatotale del tecnico di Mugnano di Napoli mentre dall’altro quella continuità che non ha avuto a Lecce nella scorsa stagione, dove spesso era in ballottaggio con Ceesay. DanyMota Carvalho è stato spronato dal suo tecnico a dare di più e la speranza è che si sblocchi al più presto: il portoghese, ancora a secco in campionato, è stato l’autore del primo gol in Serie A del Monza nella prima giornata contro il Torino nella scorsa stagione. Sabato arriva il Torino, chissà…

Andrea Colpani cresce di partita in partita siglando gol, assist e sfornando giocate che stanno facendo impazzire i tifosi biancorossi e i fantallenatori. I suoi numeri stanno attirando le sirene delle grandi squadre: la semplice conseguenza è stata la meritata convocazione del Flaconella Nazionale Italiana guidata dal CT Luciano Spalletti.Pessina e Gagliardini stanno dando solidità al centrocampo, legando il gioco e lavorando come raccordo tra i reparti. Interessante la crescita di Bondo: tre presenze finora e tutte da subentrato ma mostrando un’ammirabile foga agonistica. Sulle fasce Ciurria e Kyriakopoulos sono ormai due titolari inamovibili e Birindelli è una valida alternativa a gara in corso. Di Gregorio, dopo aver superato a pieni voti la sua prima stagione in Serie A, nel campionato in corso ha già raggiunto i quattro cleen sheet. La difesa alterna momenti di solidità a momenti di black-out come nel caso del gol subito contro l’Udinese di Sottil: i più utilizzati sono Pablo Marí e Caldirola, Carboni è in crescita, D’Ambrosio ha bisogno di tempo per entrare a pieno regime negli ingranaggi tattici e poi si aspetta il ritorno di Izzo, attualmente ai box per infortunio. Nello scacchiere Palladinesco non ci sono più Carlos Augusto, Rovella e Sensi ma il punto di forza del nuovo Monza è la crescita collettiva: una squadra indebolita per certi versi ma maturata tatticamente nel corso del tempo e con ampi margini di crescita. Mister Palladino ha una mentalità europea e credo fermamente che un giorno allenerà una grande squadra per tre motivi: per il suo credo calcistico che sta dando i frutti alla sua seconda stagione in Serie A; per il coraggio e l’acume nella crescita del classe 2004 Vignato e in questo potrebbe stimolare gli allenatori, dalla Serie A alle categorie minori, ad aver fiducia nei giovani, come accade soprattutto all’estero nei campionati top europei; per l’umiltà e la razionalità con le quali si presenta in conferenza stampa dove elabora un’impeccabile disamina della partita e sviluppa un’ottima comunicazione con i giornalisti presenti. L’italianità del suo Monza può fare bene al calcio italiano: il Club del compianto Silvio Berlusconi ricorda tanto l’italianissimo Piacenza degli anni ’90. Restando in tema “tricolore”, una curiosità dal punto di vista statistico è che il Monza è l’unica squadra della Serie A ad aver segnato con calciatori tutti italiani: Colpani, Colombo, Pessina, Vignato, Caldirola e Gagliardini sono stati gli autori delle marcature. L’ItalMonza è la medicina giusta per dare un segnale importante non solo alla Serie A ma anche alla Nazionale dove l’obiettivo è spazzare le nubi nere mondiali e trasformare il cielo d’Azzurro.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 10 novembre 2023 alle 22:30
Autore: Roberto Sabatino
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