Mancano poche ore all'inizio della nuova stagione di Serie A, che come sempre parte col calciomercato ancora aperto.

Da qui al primo settembre, quando chiuderà ufficialmente la sessione estiva 2023, ci sarà ancora da dire, fare, annunciare: il tifoso aspetta il botto per cui vantarsi con gli amici, l'allenatore le ultime pedine, le società le occasioni last minute.

È stato il calciomercato dei soldi arabi, come anni fa lo fu per il ciclone cinese. Ma è stato fin qui anche un calciomercato complesso e difficile: l'Inter, si proprio i vice campioni d'Europa, hanno dovuto ripiegare sull'ex Arnautovic in pieno agosto, per rimpolpare l'attacco orfano di Dzeko e Lukaku.

La Juventus è bloccata, il Milan ha avuto ossigeno solo grazie alla ricca ed imprevista cessione di Tonali, la Roma lavora su prestiti e parametri zero, il Napoli è praticamente lo stesso dell'anno scorso. Dimentichiamo che la ricerca del botto, a volte rimane fine a se stessa: l'occasione deve presentarsi.

E il Monza? E qui casca il problema della memoria corta: ci si dimentica che lo scorso 1 luglio la società ha versato oltre 40 milioni di euro per mantenere l'ossatura di una squadra che l'anno scorso ha stupito tutti, battendo Inter, Juventus, Napoli e Fiorentina, e pareggiando con la Roma.

Pessina, Izzo, Pablo Marì, Cragno, Caprari, Petagna, a cui si aggiungono i rinnovi di Di Gregorio, Colpani, Machin, Ciurria, Caldirola e Maric, i colpi a parametro zero D'Ambrosio e Gagliardini e i prestiti di un prospetto di campione come Valentin Carboni e di Kyriakopoulos, Gori e Cittadini, oltre ai tanti volti nuovi della Primavera di mister Lupi con i migliori di Lazio e Milan ora in biancorosso.

Pochi hanno messo così tanto denaro in questa sessione. Manca il botto? Il mercato scade a settembre. KEEP CALM.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 17 agosto 2023 alle 15:23
Autore: Roberto Sabatino
vedi letture
Print