Il calciomercato è andato, ora resteranno solo voci, rimpianti, progetti futuri. Ma c'è un presente da vivere ed affrontare almeno fino alla prossima sessione invernale di gennaio 2024 quando speriamo, come successe l'anno scorso, la società non debba fare grossi investimenti.

Rispetto a dodici mesi fa, questo è il Monza di Raffaele Palladino: nel settembre 2022 subentrò in corsa all'esonerato Giovanni Stroppa, ereditanto la squadra plasmata del tecnico della storica promozione in Serie A.

È vero, piena di big come i neo arrivati Caprari (bomber l'anno prima a Verona), Petagna (riserva di lusso che Spalletti avrebbe voluto ancora a Napoli), Pessina (il grande capitano), Cragno (il portiere del futuro in Nazionale), Izzo e Pablo Marì (pilastri difensivi non da poco per una neo promossa). Ma che fece una fatica, smaltita proprio col cambio di allenatore che ha messo le cose al posto giusto.

Palladino ha finalmente lavorato in ritiro, ha inculcato il suo credo calcistico, ha sposato la linea di low-profile del Monza post Silvio Berlusconi, ed ha avallato ingaggi comunque importanti: Gagliardini, Kyriakopoulos e D'Ambrosio portano esperienza di alto livello, Valentin Carboni, Cittadini e Colombo una freschezza giovane di prospetto futuro.

Non dimentichiamo l'obiettivo principale dei biancorossi: è la SALVEZZA, anche perchè quest'anno la Serie A sarà davvero impegnativa rispetto al passato. Poi tutto quello che verrà dopo, sarà solo di guadagnato.

Fiducia nel mister, fiducia nelle scelte societarie (Adriano Galliani non è l'ultimo arrivato) e avanti così: buona stagione, fino alla prossima sessione di calciomercato.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 settembre 2023 alle 12:03
Autore: Roberto Sabatino
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